Nel nascente Metaverso di Wondar Studios, l’interattività e la potenzialità della realtà virtuale conquistano terreno anche in regia.
Avere la possibilità di gestire un vero e proprio set cinematografico in 3D, dalla camere virtuali alle luci, dalle ottiche alle inquadrature, tramite la realtà virtuale è l’obiettivo di WondAR Studios, start up italiana innovativa nel campo dell’animazione in motion capture, e Stefano Girardi, regista e direttore artistico di cortometraggi girati interamente in virtual production.
Il progetto si pone lo scopo di implementare un nuovo approccio alla gestione della regia nelle produzioni video 3D, inserendo quindi degli strumenti in grado di rendere il più immersiva possibile la direzione della produzione.
Questo approccio consente alla direzione di gestire il tutto direttamente all’interno del set 3D e di cambiarne anche le sembianze, per esempio spostando gli elementi presenti nella scena o visualizzare l’inquadratura tramite un video village virtuale. Questo va ad anticipare quello che potrà essere la regia all’interno del Metaverso, il nuovo mondo virtuale su cui stanno puntando Meta, Microsoft, Roblox, Epic Games, Tencent, Alibaba e ByteDance.
La tecnologia alla base della regia nel Metaverso
Tutto ciò si concretizza grazie alla combinazione di tre degli strumenti più sviluppati e allo stesso tempo sperimentali degli ultimi anni: Unreal Engine, Xsens e Meta Quest. Questi tre elementi forniscono contemporaneamente tutto ciò di cui questo progetto ha bisogno per essere sviluppato: un software 3D dalle potenzialità uniche che fornisca realismo agli elementi, un sistema di animazione motion capture che consenta di visualizzare in tempo reale le movenze dell’attore all’interno della scena, testandone i movimenti nello spazio di riferimento, e infine un visore che dia la possibilità di entrare all’interno del set.
WondAR Studios e Stefano Girardi hanno dato il via alla realizzazione del progetto, sperimentando in primo luogo la pipeline dei vari elementi e successivamente il modo in cui combinarli.
La creatività del set cinematografico nel Metaverso
L’aspetto creativo di questa sperimentazione è in qualche modo uno dei lati più interessanti. Pensiamo al fatto di poter attraversare e vivere fisicamente la scena o l’environment in cui quest’ultima è stata ambientata, teletrasportandosi sul set virtuale grazie al controller, vedere da vicino ciò che la caratterizza e poterne trarre ispirazione; già questo entrerebbe a far parte in modo importante nel processo creativo e di costruzione dell’idea di resa finale.
Non solo sarà possibile visualizzarne gli elementi statici, ma saranno visibili anche tutte le componenti animate: in questo caso facciamo riferimento alla tecnica di animazione in motion capture che ne permette la visualizzazione in tempo reale. L’unione di queste due parti, l’environment e il soggetto in movimento, fornisce alla direzione un quadro completo e il più possibile vicino a quello che poi sarà il risultato finale.
Metaverso, le potenzialità del motion capture
Uno degli spunti di questo progetto e delle sue potenzialità è stato il nuovo videoclip di Salmo “Aldo Ritmo” prodotto da Reef Studios, interamente realizzato in virtual production e in motion capture. Per questo motivo il test di WondAR vede come protagonista l’avatar del noto cantante italiano, ricostruito con Character Creator e animato, con la tuta di motion capture di Xsens, all’interno di Unreal Engine.
L’intenso lavoro e la resa degli elementi del videoclip Aldo Ritmo sono stati fonte d’ispirazione per lo staff di WondAR, il quale ha implementato una nuova metodologia di gestione e di visualizzazione per questo tipo di produzioni.